La font Bianconero ad alta leggibilità raggiunge oltre 300 lingue del mondo
Bianconero Edizioni, la nota casa editrice romana specializzata nel facilitare la lettura per bambini e ragazzi con DSA, fa oggi un ulteriore passo avanti nella propria ricerca sull’accessibilità per tutti ampliando il proprio carattere tipografico ad alta leggibilità ed estendendolo a oltre 300 lingue del mondo: dal turco al portoghese, dal maori alla traslitterazione del russo, dallo swahili allo svedese.
La font di Bianconero, la prima ad essere offerta gratuitamente a chi ne fa uso non commerciale, è già adottata da oltre quattromila istituzioni in Italia e all’estero, tra queste la Fondazione Olivetti, i Musei civici di Torino, l’Università di Leeds e Ca’ Foscari di Venezia, la Facoltà di Ingegneria Edile-Architettura del Politecnico di Milano, l’Ufficio scolastico della provincia del Verbano-Cusio-Ossola, che la adotta in tutte le scuole del suo territorio.
Ad utilizzare la font di Bianconero anche le principali case editrici di scolastica, come Rizzoli Education, Mondadori Education,Sanoma, Lattes, Atlas.
Un vero e proprio standard per l’alta leggibilità, quello della piccola e impegnatissima casa editrice, che dello studio e dell’approfondimento ha fatto la sua cifra distintiva, con lo scopo di raggiungere un’inclusività effettiva attraverso la lettura.
“Grazie alla collaborazione del grafico Alessio D’Ellena – spiega Bianconero- la font biancoenero dunque si amplia per diventare ancora più inclusiva. Con l’aggiunta di nuovi pesi (Regular Plus, SemiBold) e il completamento di tutti i glifi del Latin Extended A, copre oltre 300 lingue. Ideata nel 2011 dal graphic designer Umberto Mischi, la font adotta tutte le variazioni funzionali ai lettori con disturbi specifici dell’apprendimento: il disegno delle singole lettere favorisce la decodifica soprattutto delle lettere speculari come b-d, a-e, p-q e di quelle similari come m-n, I maiuscola ed l minuscola; la larghezza media delle lettere è maggiore rispetto alle comuni font di testo ed è stato aumentato in proporzione anche lo spazio tra le singole lettere e tra le parole. Inoltre, per una maggiore chiarezza nei corpi piccoli, l’altezza delle maiuscole è pari all’altezza degli ascendenti”.
Sul perché una piccola casa editrice abbia deciso di creare un proprio carattere tipografico ad alta leggibilità, risponde Irene Scarpati, direttrice editoriale: “Nei progetti che si rivolgono alla disabilità non ci ha mai convinto l’eccessiva specializzazione che risolve un problema, ma ne crea altri. Nel caso della font era importante che le variazioni funzionali ai lettori con disturbi specifici dell’apprendimento non alterassero la cosiddetta efficienza tipografica e l’andamento ritmico tipico dell’alfabeto latino, ossia che non compromettessero la lettura nel suo insieme. Senza contare poi il possibile effetto discriminante insito in una eccessiva specializzazione”.
Le scuole, gli insegnanti, gli studenti, i terapisti, le famiglie e tutti gli interessati posso richiedere la font scrivendo a:
Per chi ne fa un uso non commerciale la versione base resterà gratuita, quella ampliata sarà disponibile con un piccolo contributo.
Per ulteriori informazioni:
Anna Ardissone cell. 340.7009695;
Raffaella Soldani cell. 349.3557400;